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09.02.2012

Forti concentrazioni di pollini di graminacee

All’inizio di gennaio di quest'anno, si sono potuti osservare amenti aperti sui noccioli e sporadicamente si è già notata la presenza di pollini nell’aria, accompagnata dalle prime segnalazioni di sintomi da raffreddore da fieno.

 

Nonostante le temperature di gennaio siano state di 2–3,5 gradi superiori alla media, la stagione dei pollini non si può ancora dire incominciata. Al nord delle Alpi, sono stati registrati singoli pollini, ma solo in alcune stazioni hanno raggiunto concentrazioni moderate. Finora, una forte diffusione di pollini di nocciolo si è verificata soltanto in Ticino e una volta a Lucerna.

Anche se gli amenti sono prossimi alla fioritura, ossia sono lunghi e gialli, per far sì che rilascino grandi quantità di polline devono essere date determinate condizioni: il tempo deve essere soleggiato e asciutto, e le temperature devono raggiungere almeno i 5 gradi. Questa combinazione di fattori si è manifestata molto raramente in gennaio, quando capitava piuttosto che fosse caldo e piovoso oppure fresco e soleggiato.
Con le rigide temperature degli ultimi giorni, sono stati liberati solo pochi pollini.

Attenzione quindi: non appena la situazione meteorologica muterà e si farà più calda e soleggiata, nel giro di poco tempo le concentrazioni di pollini di nocciolo e ontano potranno aumentare molto, dando definitivamente inizio alla stagione del raffreddore da fieno.

Dott.ssa Regula Gehrig Bichsel, MeteoSvizzera



Trovate informazioni aggiornate sulla situazione pollinica al sito www.pollinieallergie.ch o all’indirizzo www.meteoschweiz.admin.ch/salute
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