Comunicati stampa
Le graminacee in fiore segnano l’inizio dell’alta stagione dei pollini
Comunicato stampa del 27 aprile 2022
Soggetti allergici al polline attenzione: le graminacee delle pianure iniziano a fiorire. I loro pollini sono il principale fattore scatenante del raffreddore da fieno; il 70 percento dei soggetti sensibili sviluppa una reazione allergica. aha! Centro Allergie Svizzera consiglia pertanto di informarsi sulle previsioni sui pollini e di assumere per tempo dei medicamenti contro il raffreddore da fieno.
Non sono tanto i fiori sbocciati e i cespugli variopinti a farci starnutire e soffiare il naso. Sono i pollini delle poco appariscenti infiorescenze delle graminacee a scatenare i sintomi del raffreddore da fieno. Le graminacee cominciano a fiorire un po’ prima del solito. «Nelle belle giornate calde, un po’ ovunque nella pianura svizzera, i pollini delle graminacee sono ormai presenti nell’aria in concentrazioni crescenti», spiega Regula Gehrig, biometeorologa di MeteoSvizzera. Le graminacee seguono praticamente senza soluzione di continuità la betulla, che conosce una stagione pollinica molto importante. Anche il nocciolo ha fatto la sua apparizione in pompa magna: in molti luoghi è fiorito prima del solito a gennaio, e anche le concentrazioni sono state più forti del solito in molte aree. I pollini di ontano hanno raggiunto concentrazioni molto alte in alcuni giorni di febbraio, mentre la stagione del frassino non è stata particolarmente virulenta.
Per chi soffre di allergia ai pollini in Svizzera - e non sono in pochi - inizia quindi un periodo sofferto: «Nel 70% dei casi di raffreddore da fieno si tratta di una reazione alle graminacee. Ciò equivale a circa una persona su sette in Svizzera», afferma Roxane Guillod, viceresponsabile dei servizi specialistici di aha! Centro Allergie Svizzera. Chi ne soffre si faccia coraggio perché la stagione delle graminacee dura fino alla fine dell’estate e raggiunge il picco a metà maggio-giugno.
Idoneità alla guida limitata
Un’allergia ai pollini va assolutamente diagnostica da un medico e opportunamente trattata. «In assenza di terapia può evolvere in asma», spiega Roxane Guillod. Un’allergia ai pollini non trattata può essere pericolosa, per esempio quando si guida. «Alcuni studi dimostrano che i sintomi del raffreddore da fieno, come il naso chiuso, il continuo starnutire e gli occhi che lacrimano, riducono l'attenzione, specialmente quando si guida», sostiene Guillod. La sua raccomandazione: una terapia farmacologica può migliorare l’idoneità alla guida. Per Guillod «di solito gli antistaminici sono sufficienti, tutt’al più associati a uno spray nasale a base di cortisone». Aiuta anche: tenere i finestrini chiusi mentre si guida e pulire spesso l’abitacolo dell’auto.
Ulteriori suggerimenti
Quando si devono assumere i medicamenti contro l’allergia? L’esperta Guillod: «Gli antistaminici funzionano meglio se li si prende poco prima di esporsi ai pollini». Pertanto è necessario monitorare le previsioni sui pollini – per esempio con l’applicazione Pollen-News che offre anche una notifica sui pollini personalizzata. Ulteriori suggerimenti: all’aperto indossare occhiali da sole, ventilare gli ambienti solo per brevi intervalli, lavarsi i capelli prima di andare a letto, non togliersi e lasciare i vestiti in camera da letto, non far asciugare il bucato all’aperto.